
Non pensare a ciò che ti fa soffrire: i processi ironici
“Prova per tre minuti a non pensare alla tua torta preferita, al suo sapore, al suo profumo, alla sua gradevollezza sul palato”.
Com’è andata? Sei riuscito non pensarci?
Daniel Wegner, psicologo sociale americano, fu tra i primi a studiare il fenomeno della soppressione del pensiero.
Lo psicologo condusse un famoso esperimento: ad alcuni soggetti fu chiesto di pensare per cinque minuti a qualsiasi cosa, tranne che al famoso orso bianco di Dostoevskij. Dovevano suonare un campanello ogni volta che l’orso polare gli fosse venuto in mente, in poco tempo un concerto di campanelli cominciò a risuonare.
Nei decenni successivi sviluppò ed enfatizzo la sua teoria, che anche noi abbiamo sperimentato qualche minuto fa: quanto più proviamo a non pensare a qualcosa, tanto più una parte della nostra mente cercherà di controllare di tanto in tanto tanto i nostri processi interni per assicurarsi che il pensiero non venga fuori, conducendo quindi ironicamente a pensarci ancora di più.
“La volontà cosciente può essere effettivamente una straordinaria illusione: l’equivalente di un prestigiatore che fa apparire un elefante dalle pieghe del suo fazzoletto”.
Illusione della volontà cosciente- Wegner
Avrai capito, sulla tua pelle, che non pensare “all’orso bianco” produce l’effetto opposto e indesiderato, quindi questa modalità non è efficace, ma anzi controproducente quando non si vuol pensare a qualcosa.
Alcuni eventi si possono controllare, ma non tutti sono sotto il nostro dominio, la nostra padronanza; allora cosa fare?
Ecco, per te, due strategie veloci:
- stai attento quando ti dici: “non devo pensare a….”
- provare a chiederti cosa puoi realmente fare.